Descrizione del miglio
Le foglie del miglio sono affusolate (massimo un centimetro di larghezza), di color verde chiaro e tendono ad ingiallire solo al termine del ciclo vitale. I fiori sono organizzati in infiorescenze simili al “ciuffo” del mais, lunghe circa 20cm. Ogni infiorescenza origina diverse spighe di piccole dimensioni (circa 4cm) che alloggiano solo un paio di fiori. Dai fiori evolvono i frutti (cariossidi, all’interno delle quali sono contenuti i semi propriamente detti); questa granaglia ha una forma sferica e leggermente allungata, mentre il colore è tendenzialmente grigiastro (chiaro o scuro). Le cariossidi del miglio sono di dimensioni estremamente ridotte (circa 7 volte in meno di quelle del frumento).
Il miglio in cucina
Il miglio può essere utilizzato come qualunque altro cereale grezzo.Se fatto bollire, si presta moltissimo alla formulazione di una “polenta grossolana” (progenitrice della polenta di mais).
E’ spesso presente nelle zuppe miste di cereali o cereali e legumi e non mancano alimenti dietetici per celiaci a base di miglio puro o mescolato ad altri cereali misti.
Col miglio si possono anche confezionare dolci tipo “croccante”.Tradizionalmente, soprattutto nelle regioni africane, la farina di miglio è utilizzata per la produzione di alimenti simili al pane non lievitato; anche il seme intero, cotto al naturale, rappresenta un primo piatto tipico delle suddette aree.
Solo in alimenti dietetici addizionati (utili alla lievitazione), il miglio può essere impiegato nella panificazione.
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